
Delta è nuovo sulla scena musicale italiana, ho vuto il piacere di illustrare un suo singolo, Guernica (spero il primo di una lunga serie).
Al di là del piacere personale che trovo nell’ascoltare la sua musica, ciò che mi colpisce è la profondità dei temi che tocca. Il cantautore cerca di trasmettere il proprio mesaggio facendo leva su riferimenti storici e letterari di un certo spessore (basti pensare al titolo, Guernica, che richiama la distruzione della guerra e la creatività di Picasso), cercando comunque di calare la drammaticità degli eventi menzionati nella scala dei rapporti umani e interpersonali.
Questa, tra le altre ragioni, è quella che più mi ha esaltato, che mi ha spinto a interpretare le idee complesse di Damiano utilizzando la figura umana come fulcro narrativo. Cerco dunque di schematizzare l’idea alla base del disegno che, oviamente, si eviscera dal testo scritto dal rapper.
Le tre facce incarnano tre momenti della stessa persona, a partire dal centro e girando in senso orario:
1) l’uomo spavaldo e forte, sfrontato di fronte ai propri problemi, li affronta di petto;
2) l’uomo insofferente, quando si rende conto che la propria impulsività non ha risolto nulla;
3) l’uomo consapevole, è passato dalle due fasi precedenti ed è conscio di aver perso il controllo; lo sguardo perso di chi sa di essere dipendente dalla propria difettosa natura umana.
In ogni fase l’uomo ritratto si punta la pistola in testa, proprio perché non accetta nessuna di esse, finendo per non volersi bene e per volersi distruggere, ricominciando il ciclo daccapo.

La scelta stilistica del disegno ha preso le mosse dalle figure retoriche messe in gioco da Damiano, che generano confusione e dinamismo nell’animo squarciato dell’uomo che dipende dai propri vizi.
Nel mentre che voi ascoltate il singolo…
Delta… aspetto altri pezzacci!