
La sfida narrativa che si pone Silvia è tutto meno che semplice. Ambientato tra Eluthera e New York, Mari in contrasto tratta quattro punti di vista differenti che tracciano una linea narrativa imprevedibile e coinvolgente, dando modo al lettore di entrare in sintonia e in conflitto con le stratificazioni caratteriali dei personaggi. Interessante anche la scelta del genere, un romanzo rosa con sfumature di giallo ove suspance e tensione ricordano ai protagonisti che non sono in vacanza, bensì sotto la tutela conferitagli dal programma protezione testimoni.
Come mi sono trovato io?
Ancora una volta avevo carta bianca. Nonostante la primissima idea piacesse già molto all’autrice, io non ero soddisfatto: il libro mi sembrava più una scatoletta a forma di casa che, per l’appunto, un libro.

La seconda ipotesi prende quindi forma: due mani si incontrano sott’acqua, accennando un contatto che, a conti fatti, non si sa se avverrà mai…

Nonostante l’idea d’illustrare un elemento naturale mi esaltasse fin dall’inizio, sapevo che stavo andando in contro a una sfida molto difficile. Rappresentare le onde del mare in movimento, infatti, è stata una novità per me. non avendo mai effettuato nessun tentativo simile prima.
Visti i tempi stretti e i vani tentativi di illustrare l’opera con la tecnica ad acquarello, ho optato infine per la penna grafica, il risultato è comunque piaciuto molto, oltre le mie aspettative!


